29 Aprile 2024
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Quali sono i fiori più grandi del mondo? Una scoperta ha portato alla luce qualcosa di veramente unico nel suo genere, dalle caratteristiche particolari. Vogliamo scoprire insieme di che cosa si tratta?

I fiori più grandi del mondo

La Terra è sempre piena di grandi sorprese e la natura propone delle varianti interessanti, dalle caratteristiche uniche nel proprio genere. Il 31 dicembre 2019 in Indonesia, Sumatra Occidentale, è sbocciato uno dei fiori più grandi del mondo facente parte della famiglia della Rafflesia tuan-mudae.

Questi, che sono tra i fiori più grandi del mondo, si presentano come piante parassite similari ad un fungo velenoso. Per gli appassionati del genere, spesso sono state descritte come il Pokémon Vileplume: sono stati proprio questi fiori ad ispirare l’immagine. I loro cinque petali spessi assumono un colore rosso intenso, con macchie bianche su tutto il manto.

Il fiore più grande del mondo sbocciato due anni fa ha raggiunto i 111 centimetri di diametro, superando quello precedente della medesima specie.

Le caratteristiche del fiore più grande del mondo

Oltre ad ottenere il merito per essere uno dei fiori più grandi del mondo, quelli del genere Rafflesia sono conosciuti anche per una caratteristica particolare. Questi fiori sono anche tra i più puzzolenti del mondo, emanando un odore di carne in decomposizione.

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Ma attenzione, questo odore dal punto di vista scientifico è un vero vantaggio. I fiori attraggono gli insetti impollinatori ottimali per la riproduzione. Ma non è tutto, infatti queste piante possiedono un processo evolutivo di crescita molto interessante.

Nonostante siano molto grandi, queste foglie non hanno foglie, radici e steli. E allora come fa a crescere e riprodursi? Questa pianta infesta steli e radici di altri piante, come quelle arrampicanti, così da poter crescere indisturbate.

Nel momento in cui devono riprodursi, i fiori fuoriescono dalla pianta che hanno infestato. Il processo è particolare, con la formazione di un piccolo bocciolo che spunta dal rampicante che cresce per un anno intero.

Appena è pronto, si schiude in fiore e inizia la sua evoluzione di sfioritura: il tutto dura una settimana ed è un piatto ricco per cinghiali e topi che lo trovano lungo il loro percorso.

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Man mano che i fiori di Rafflesia marciscono, l’odore migliora e diventa più sopportabile (al contrario di quanto accada in natura normalmente). Il fiore di Rafflesia tuan-mudae trovato precedentemente nello stesso punto di questo, misurava qualche centimetro in meno.

Una curiosità da evidenziare è che nessun orto botanico al mondo conservi questa specie. Sono piante parassite dall’odore insopportabile, con un processo di conservazione impossibile da gestire. I professionisti del settore hanno sottolineato che sarebbe impensabile trovare una pianta da infestare, il terreno adatto e un luogo particolarmente affine.

In alcuni orti botanici è possibile trovare una pianta similare, soprannominato il fiore cadavere. Il suo odore è nauseabondo e i fiori sono grandissimi, anche loro tra i fiori più grandi del mondo. Tecnicamente queste piante non sono in grado di produrre un solo fiore, ma tanti piccoli racchiusi una struttura unica. La loro grandezza? L’aro titano raggiunge i 3 metri di altezza con un peso che supera i 70 chilogrammi.

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